Takamaka e l'intervista a Lars Schlichting

Perché entrare a far parte di un team di progetto blockchain? Qual è il potenziale di questa tecnologia? Cosa succederà nei prossimi anni?

Lars Schlichting, Group CEO del Gruppo Poseidon e Senior Advisor di Takamaka, ha risposto a questo e molto altro durante una lunga intervista in cui abbiamo potuto approfondire i principali punti di forza e gli sviluppi della blockchain di Takamaka e le imminenti normative svizzere in materia.

1) Takamaka è una società FinTech con al centro la tecnologia blockchain. Cosa ti ha convinto ad unirti a Takamaka, quali sono i punti di forza di questo progetto?

Sono sicuro che la blockchain cambierà il mondo e sono anche sicuro che ci saranno diversi usi per questa tecnologia. Per creare un negozio di valore abbiamo bisogno di una blockchain sicura, come quella di Bitcoin; ma se vogliamo usare blockchain per altri scopi, abbiamo bisogno di reti più facili da programmare. Takamaka è una blockchain che ti permette di creare facilmente prodotti molto specifici. Credo che questa funzionalità sia molto preziosa per tutte le entità commerciali e non commerciali che desiderano utilizzare reti blockchain al fine di fornire ai consumatori processi più trasparenti e automatizzati.

2) L'azienda sta cercando di ottenere una licenza dalla FINMA e quindi un riconoscimento internazionale per la sua stablecoin. Quali saranno le conseguenze e i possibili scenari per Takamaka?

Molte aziende stanno cercando di ottenere l'autorizzazione per le loro stablecoin al giorno d'oggi. Diem, il progetto Facebook precedentemente noto come Libra, è forse l'esempio più eclatante. Le stablecoin stanno anche esercitando molta pressione sulle banche centrali affinché emettano le proprie valute digitali. In questo contesto, la presentazione della domanda di autorizzazione FinTech alla FINMA mostra le qualità tecniche e commerciali del nostro progetto. Sappiamo che ottenere un'autorizzazione richiede molto tempo e lavoro, ma questo è un risultato importante e siamo pronti a raggiungere questo obiettivo.

3) Se escludiamo DeFi e interessanti esperimenti con NFT, le blockchain hanno visto molti casi di studio ma poche applicazioni concrete. Quale valore aggiunto può fornire la tecnologia blockchain? Qual è il ruolo di Takamaka in questo ecosistema?

Sono gli anni '90 dell'e-commerce. Chi sapeva nemmeno cosa fosse l'e-commerce allora? Quanti hanno veramente compreso il cambiamento radicale che l'e-commerce porterebbe all'economia tradizionale? Non sappiamo ancora quale ruolo avrà la blockchain in futuro, ma giorno dopo giorno l'infrastruttura migliora e sorgono nuovi casi d'uso. Prendiamo ad esempio la città di Lugano, che ha recentemente introdotto una sorta di blockchain a livello cittadino. Takamaka giocherà un ruolo molto importante in futuro grazie alle sue caratteristiche tecniche uniche.

4) Una regolamentazione rigorosa delle criptovalute e delle stablecoin è prevista in tutto il mondo nel 2021. Cosa prevedi che si evolverà questo settore?

Solo le entità regolamentate potranno emettere stablecoin, ecco perché Takamaka si sta già muovendo in questa direzione. Le stablecoin regolamentate daranno più fiducia ai consumatori, ma in realtà le useranno solo se sono più economiche dei mezzi di pagamento tradizionali. Qui sta la forza di Takamaka, che consente agli utenti di effettuare transazioni con commissioni molto basse rispetto ad altri blockchain.

5) Quali sono i principali problemi della tecnologia blockchain, dal punto di vista dello sviluppo e dell'adozione?

Ci sono due grossi problemi. A) Non esiste una stablecoin ampiamente utilizzata dai consumatori e B) Scarsa conoscenza dei portafogli crittografici. Penso che questi due problemi saranno risolti attraverso il lancio di nuove valute digitali e una maggiore digitalizzazione della società. Ci vorrà del tempo, ma il percorso è già intrapreso.

6) Con la digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e l'introduzione della tecnologia 5G, che ruolo giocherà Takamaka?

Blockchain semplifica l'automazione dei servizi pubblici: registri commerciali, catasti, persino l'ottenimento di permessi o licenze. Ad esempio, i cittadini potrebbero fare varie procedure con le loro identità digitali (sulla blockchain), al fine di ottenere documenti o eseguire azioni che normalmente richiederebbero la presenza fisica o il ricorso a notai. Questo è già fattibile oggi, ma in alcuni casi è necessario modificare le leggi e la politica può essere un ostacolo, poiché questa automazione porterà alla perdita di posti di lavoro poco qualificati.

7) La Svizzera è un importante hub per lo sviluppo e la regolamentazione della blockchain: le sue leggi consentono di tokenizzare, trasferire, archiviare e scambiare asset sulla blockchain. Come si evolverà in futuro il settore blockchain in Svizzera?

Ho riscontrato un grande interesse per questa legge. Molte aziende sono interessate a tokenizzare le proprie azioni, che è un primo passo fondamentale verso la digitalizzazione. Inoltre, le istituzioni finanziarie comprendono il potenziale della blockchain come infrastruttura finanziaria e stanno già lavorando alla creazione di mercati basati su questa tecnologia. La nuova legge consente di creare scambi blockchain, con condizioni molto migliori rispetto agli scambi tradizionali. I paesi di tutto il mondo stanno seguendo da vicino ciò che sta facendo la Svizzera: ecco perché prevedo un'ondata di tokenizzazione in tutta Europa. Solo l'Italia si sta dimostrando molto riluttante e titubante su questo settore: il Paese non ha ancora emanato una regola chiara in materia, lasciando molte aziende operanti nell'incertezza giuridica.

8) Ultimo ma non meno importante, fatti una domanda!

Questa è la migliore domanda dell'intera intervista! Quello che mi chiedo è ... cosa succederà alla blockchain tra 20 anni? La risposta è semplice: non lo vedremo nemmeno, lo useremo tutti i giorni senza rendercene conto. Effettueremo pagamenti usando blockchain, voteremo usando blockchain, il nostro avatar digitale sarà su una blockchain, le nostre cartelle cliniche saranno su una blockchain, avremo un'identità digitale su una blockchain. Ma il 95% delle persone non saprà come funziona, lo userà e basta.